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Per l’edizione 2010,
accanto ad una serie di interventi artistici collaterali, Ecopink si
arricchisce di una cornice sociale che pone l’accento
sull’imprenditorialità
femminile, grazie al contributo di Caterina Misuraca e Paola Sammarro
che così
descrivono i contenuti sociali dell’iniziativa:
Donna,
natura e impresa -
"trilogia" di sostantivi al femminile (ognuno dei quali, universo
complesso, affascinante e stratificato) - diventa tassello di un grande
orizzonte comune, dove far emergere altri importanti elementi di
discussione: Donna-Expò, Donna-Salute, Donna-Società. Importanti
Associazioni sostengono il Progetto, regalandoci
il loro vissuto e la loro esperienza che proporanno all'interno
dell'evento, creando dibattiti con giornaliste e non solo. In Ecopink
le questioni etiche, sociali, ambientali sono priorità incondizionate.
Non spettano a nessuno se non prima a se stessi. L'età nel "mondo
Ecopink" è un valore aggiunto e non una discriminante come nella
realtà.
Ovvero nella "società Ecopink" essere giovane o meno giovane non
equivale a porre paletti professionali, ma serve ad incontrare modi di
essere profondamente diversi, esperienze distanti, per questo
l'arricchimento è continuo. Come in una società perfetta in cui appunto
meritocrazia e rispetto delle competenze sono insondabili, valori che
emergono senza bisogno di strattonare o di lasciarsi piegare, tutto si
svolge in armonia poichè l'unione fa la forza, pur mantenendo nette le
individualità. Non è poesia, è realtà. Le donne che confluiscono in
Ecopink sono tutte impegnate in prima persona a portare avanti un'idea;
un progetto; un'alternativa che ancora non c'è. Tutte convinte
che
valga la pena restare in Italia per creare, progettare, lavorare bene
senza lamentarsi e senza attendere nulla che non dipenda da loro.
Puntare al futuro scommettendo sul presente.. quotidianamente con
piccoli passi! Se l'economia occidentale da due anni a questa parte ha
subito un tracollo poichè fondata su un sistema virtuale che è imploso
su se stesso, Ecopink è l'esatto contrario: piccoli gesti, piccoli
passi, piccole imprese quotidiane di donne che concretamente
costruiscono utopie. L'antidoto di Ecopink alla crisi? Nonostante la
crisi economica ci sono donne (tantissime!) che continuano ad operare o
hanno
cominciato a lavorare proprio quando tutto sembrava nero. Con i piedi
per terra, costruendo piccoli miracoli quotidiani. Sfidando disagi di
ogni genere, congiunture disastrose. Nessun miracolo economico, solo
tante
esperienze uniche e singolari che Ecopink mette insieme per
tracciare prospettive, suggerire percorsi, dar voce ad esperienze
significative, creare reti di scambi, amicizie, cooperazioni. Nessuna
grande impresa
multinazionale ma la fatica e l'entusiasmo di azioni dopo azioni.. che
costruiscono sogni.
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